Londra letteraria...e non solo
E' raro trovare qualcuno a cui non piaccia Londra. La capitale inglese ha sempre suscitato fascino in chiunque, è una città multiculturale e interculturale che risponde agli interessi di tutti: appassionati di sport, di storia, d'arte, di aeronautica, di passeggiate nei parchi e naturalmente anche a chi, come noi, vive con la testa tra i libri. Nonostante i prezzi proibitivi degli ultimi anni, Londra rimane una meta perfetta anche per un fine settimana diverso dal solito.
In occasione di una gita un bel po' fuori porta in compagnia di padre e fratello - due santi, che mi hanno portata in giro assecondando le mie volontà - sono riuscita a girare abbastanza la città e visitare alcuni luoghi di interesse letterario - ma non solo - che nemmeno tu, seduta o seduto a casa, sul tram, sulla metro o sul letto puoi perderti.
Se mi segui su Instagram sai ormai che per me questo è l'anno dedicato a Virginia Woolf, perciò quale migliore occasione di un viaggio a Londra per visitare i luoghi a lei dedicati?
Restando nel bellissimo quartiere di Bloomsbury, centro della vita di Virginia Woolf e dei modernisti, si trova una delle più belle librerie di Londra: Waterstones di Gower St. La libreria si sviluppa su tre piani - e io, per mancanza di tempo, ho visitato solo il ground floor tralasciando il seminterrato e il primo piano - e, nonostante si tratti di una libreria di catena, ogni Waterstone's ha la sua identità e quella di Gower St non è da meno: sezioni di storia - tanti, tantissimi libri sui Tudor, su Elizabeth I, sulla Prima Guerra Mondiale e sui Celti -, scaffali pieni di libri vintage e usati che mi hanno fatto venire l'acquolina in bocca e una vastità incontrollata di cancelleria che farebbe impazzire chiunque. Ti ho già detto il motivo per cui sono uscita da questa libreria? No? Non lo so nemmeno io. In questo articolo scritto da Francesca di Lostoquasendo puoi trovare molte più informazioni su Waterstone's Gower Street.
Persephone Books è una di quelle tipiche librerie inglesi che, non so per quale motivo, mi ricorda l'atmosfera del film Notting Hill, nonostante le due cose non siano minimamente legate tra loro. Il fatto è che gli inglesi hanno uno stile tutto loro nell'arredare le librerie indipendenti, che sono dei negozi in cui lo stile dovrebbe essere il primo elemento riconoscibile, sono forse il fiore all'occhiello di tutta Londra. Ogni libreria indipendente, piccola, media o grande che sia, ha uno stile tutto suo e Persephone Books non è da meno: mucchietti di libri accumulati su un tavolino al centro del negozio, accompagnati da un cartello "Books that we would have wanted to publish" - Libri che avremmo voluto pubblicare noi -, vasi di fiori sparsi per il locale, un manichino con indosso un vestito vintage in un angolo, una ciotolina di fragole profumatissime - che avrei rubato e mangiato volentieri - e l'ufficio della casa editrice alle spalle della casa e in bella vista per tutti i visitatori. L'atmosfera che si respira si percepisce da un'immagine soltanto: una delle editrici che risponde ad uno di quei telefoni con il caricatore manuale e filo ondulato, che squilla con un trillo che riporta tutti i visitatori al secolo precedente.
In occasione di una gita un bel po' fuori porta in compagnia di padre e fratello - due santi, che mi hanno portata in giro assecondando le mie volontà - sono riuscita a girare abbastanza la città e visitare alcuni luoghi di interesse letterario - ma non solo - che nemmeno tu, seduta o seduto a casa, sul tram, sulla metro o sul letto puoi perderti.
Un'anteprima di Daunt Books |
Se mi segui su Instagram sai ormai che per me questo è l'anno dedicato a Virginia Woolf, perciò quale migliore occasione di un viaggio a Londra per visitare i luoghi a lei dedicati?
Tavistock Square Gardens
Quasi nascosta e mimetizzata con gli arbusti, in un parco centrale nel quale, paradossalmente, il silenzio fa da padrone, si trova un busto molto particolare dedicato a Virginia. A Tavistock Square Gardens regnano indiscusse alcune delle personalità più influenti che hanno cambiato lo scenario politico e culturale del secolo scorso: al centro del giardino si trova la statua - un po' irriconoscibile - di Mahatma Gandhi, la cui imponenza è addolcita dai fiori lasciati dai passanti alla base (nella foto, in cui compare il santo papà che mi ha portata in giro, di fiori se ne vedono pochi, ma ce ne sono di più solitamente!) Entrando dal lato di Tavistock Pl. del giardino, sulla destra si può trovare la statua di Louisa Aldrich-Blake, la prima donna ad entrare a pieni titoli nella medicina e la prima a ottenere una qualifica da speciialista in chirurgia. Diede un contributo importantissimo all'Inghilterra durante la Prima Guerra Mondiale, organizzando gruppi di volontari e fu una delle prime ad operare i tumori alla cervice. Ultima, ma di certo non ultima, la nostra Virginia: il suo busto può essere trovato sulla sinistra una volta entrati sempre dal lato di Tavistock Pl. del giardino. La particolarità di questo busto è il viso, come se ci si fosse voluti concentrare su una Virginia in là con gli anni e, forse, quella più produttiva in campo letterario ma anche quella più provata dagli eventi.
82, Gower St.
Restando nel bellissimo quartiere di Bloomsbury, centro della vita di Virginia Woolf e dei modernisti, si trova una delle più belle librerie di Londra: Waterstones di Gower St. La libreria si sviluppa su tre piani - e io, per mancanza di tempo, ho visitato solo il ground floor tralasciando il seminterrato e il primo piano - e, nonostante si tratti di una libreria di catena, ogni Waterstone's ha la sua identità e quella di Gower St non è da meno: sezioni di storia - tanti, tantissimi libri sui Tudor, su Elizabeth I, sulla Prima Guerra Mondiale e sui Celti -, scaffali pieni di libri vintage e usati che mi hanno fatto venire l'acquolina in bocca e una vastità incontrollata di cancelleria che farebbe impazzire chiunque. Ti ho già detto il motivo per cui sono uscita da questa libreria? No? Non lo so nemmeno io. In questo articolo scritto da Francesca di Lostoquasendo puoi trovare molte più informazioni su Waterstone's Gower Street.
59, Lamb's Conduit St.
Ci spostiamo nel quartiere adiacente a Bloomsbury, quello di Holborn. A poca distanza l'uno dall'altro possiamo trovare due punti di interesse che non puoi perderti. Il primo è la libreria e sede dell'omonima casa editrice Persephone Books, che ormai conoscerai grazie ai racconti di Pamela (The Last Century Girl) e delle due Francesca che seguo, Lostoquasendo e Nuvole d'Inchiostro.Persephone Books è una di quelle tipiche librerie inglesi che, non so per quale motivo, mi ricorda l'atmosfera del film Notting Hill, nonostante le due cose non siano minimamente legate tra loro. Il fatto è che gli inglesi hanno uno stile tutto loro nell'arredare le librerie indipendenti, che sono dei negozi in cui lo stile dovrebbe essere il primo elemento riconoscibile, sono forse il fiore all'occhiello di tutta Londra. Ogni libreria indipendente, piccola, media o grande che sia, ha uno stile tutto suo e Persephone Books non è da meno: mucchietti di libri accumulati su un tavolino al centro del negozio, accompagnati da un cartello "Books that we would have wanted to publish" - Libri che avremmo voluto pubblicare noi -, vasi di fiori sparsi per il locale, un manichino con indosso un vestito vintage in un angolo, una ciotolina di fragole profumatissime - che avrei rubato e mangiato volentieri - e l'ufficio della casa editrice alle spalle della casa e in bella vista per tutti i visitatori. L'atmosfera che si respira si percepisce da un'immagine soltanto: una delle editrici che risponde ad uno di quei telefoni con il caricatore manuale e filo ondulato, che squilla con un trillo che riporta tutti i visitatori al secolo precedente.
13, Lincoln's Inn Fields
Sempre a Holborn, avvicinandoci un po' di più alle rive del Tamigi, possiamo trovare un museo che con la letteratura ha poco a che fare, ma che secondo me vale assolutamente la pena visitare. Sto parlando del Sir John Soane's Museum.
Sir John Soane è stato uno degli architetti neoclassici più famoso - e anche ricco, vedendo la sua "umile" residenza - dei suoi tempi e di quelli futuri. Costruttore della famosa Banca di Inghilterra - quella che si vede e di cui si parla spesso in Mary Poppins -, Soane ha reso la sua casa un vero e proprio museo non solo per fini didattici ma anche per dare un giusto spazio alle sue incredibili collezioni. La casa è gigantesca ma è costruita in modo labirintico ed è tutto un susseguirsi di ambienti sia angusti che ariosi. Le collezioni di Soane sono disposte in modo eclettico e comprendono oggetti eccezionali come il sarcofago di Seti I, che acquistò nel 1824 e per il quale diede una festa che durò tre giorni. Uno degli illustri invitati? Samuel Taylor Coleridge. Oltre ai reperti egizi, nel museo si possono ammirare bronzi e statue greche e romane ma soprattutto una serie di dipinti e disegni che ti lasceranno a bocca aperta.
Nel museo è vietato fare foto, perciò, per evitare una qualche specie di denuncia per l'utilizzo di foto che non posso usare, ti lascio il link al sito del museo.
Nel museo è vietato fare foto, perciò, per evitare una qualche specie di denuncia per l'utilizzo di foto che non posso usare, ti lascio il link al sito del museo.
Un ultimo giro nel quartiere di Holborn: in una delle strade più pulite che io abbia mai visto, in cui gli edifici sono più bianchi del bianco stesso, si trova, un po' nascosto, il Charles Dickens Museum. Lo scrittore si trasferisce in questa casa con la moglie Catherine nel 1837, pochi mesi prima dell'inizio del regno della regina Vittoria, e ci vive per soli due anni e mezzo. L'importanza di questa casa risiede nel fatto che i suoi muri sono stati testimoni del periodo più produttivo per Dickens: a Doughty Street lo scrittore termina The Pickwick Papers che in precedenza gli aveva assicurato fama mondiale, pubblica Oliver Twist e scrive Nicholas Nickleby. La casa-museo è a pagamento, ma ne vale la pena: cinque piani da percorrere tra i libri, pagine di manoscritti firmati da Dickens, lettere e storie sulla sua travagliata vita familiare.
84, Marylebone High St.
Ritorniamo alle librerie: un posto che non devi farti scappare è Daunt Books, una libreria indipendente che ha più sedi sul territorio londinese. Quella più bella si trova, senza ombra di dubbio, nel quartiere di Marylebone: spazi ampi in cui il legno e i libri coprono ogni spazio, una stanza con la vetrata più particolare che abbia mai visto e una miriade di scaffali dedicati ai libri per viaggiatori. Daunt Books, infatti, si specializza in questo ed è la libreria perfetta per chi ama viaggiare.
337/338 Belvedere Road
Lo so, i libri non sono un bene economico a Londra, ma d'altronde cosa lo è in questa città ? In ogni caso, se vuoi trovare delle chicche letterarie ad un prezzo estremamente contenuto, Londra è ben fornita di librerie dell'usato. Tra le tante, c'è un posto nel quale dovrò tornare preparata, con spicci e banconote. Si tratta del Southbank Centre Book Market, un mercatino di bancarelle piene di libri usati a prezzi ridicoli. Libri in edizione economica, copertina rigida e libri illustrati: sotto il Waterloo Bridge sulla Queen's Walk, questo mercatino delle meraviglie è aperto tutti i giorni fino alle 7 di sera.
221B, Baker St.
Sarà anche scontato e banale da indicare e ricordare, ma è necessario farlo per i tuoi occhi. Al 221B di Baker Street sai già cosa puoi trovare. Oltre al negozio dei Beatles e alla fila immensa di persone che aspetta di potersi fare una foto con un finto poliziotto di fronte ad una porta, a questo famoso numero puoi trovare il museo dedicato alla creazione più conosciuta di Sir Arthur Conan Doyle, Sherlock Holmes. Non potendo visitare il museo, mi sono fermata al gift shop all'entrata e già questo offre uno scorcio delle ambientazioni dei libri di Conan Doyle, nel caso in cui non si avesse la possibilità di spendere una fortuna per entrare al museo vero e proprio. Anche solo per una foto con il fantomatico poliziotto, questa meta è tra le più interessanti di Londra.
22, Hyde Park Gate
Ho iniziato questo tour letterario della città con Virginia Woolf, perciò non posso non finirlo con lei visto che è stata la mia musa letteraria ispiratrice durante la mia permanenza a Londra.
Questa città ha un tratto particolare tra i tanti che la rendono famosa in tutto il mondo: l'organismo pubblico dell'English Heritage che si incarica della gestione del patrimonio culturale inglese, ha preso sotto la sua ala protettrice le "blue plaque", ossia delle targhe blu apposte sugli edifici in cui hanno vissuto dei personaggi famosi. Dal 1866, queste targhe occupano molti degli edifici della capitale inglese, tra cui il 22 Hyde Park Gate. Questa piccolissima via, un po' nascosta dal traffico cittadino, che si trova a pochissimi passi da Hyde Park, ospita la casa dove la famiglia Stephen ha vissuto fino al 1904. Virginia e Vanessa Stephen, che sarebbero diventate in futuro rispettivamente Virginia Woolf e Vanessa Bell, naquero in questa casa e vi abitarono fino alla morte del padre, Sir Leslie Stephen, nel 1904. L'emozione di poter vedere questo posto, anche solo da fuori, è stata indescrivibile e forse anche un po' strana. La parte curiosa di tutto ciò è che di fronte a questo edificio si può trovare la casa dove ha vissuto ed è morto Winston Churchill. Una strada di grandi nomi.
Ci leggiamo presto,
Francesca, Le ore dentro ai libri
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